Feeds:
Articoli
Commenti

il ritorno

Ritorno alle origini. L’ultimo dei miei post è datato 4 giugno 2008. Sono passati diversi mesi. Mesi duri, mesi felici. Mesi e basta. Ho lavorato, ho avuto speranze. Sono stata delusa. Sono cambiate alcune cose ma tutto è uguale se non peggio. Il governo è cambiato, non in meglio. Siamo alle prese con la storia drammatica del nostro paese e della nostra gente. Mi sono persa in questi mesi nelle vicende nazionali e personali guardadomi intorno e vivendo osservando il mondo. Una sorta di apatia congenita si è impossessata di me. Precariadiprofessione è rimasta immobile. Chiusa in un limbo. Da quale non riesce tuttora a uscire. In questi giorni dopo tanto tempo mi sono sentita finalmete in grado di tornare a scrivere e a riflettere su quello che dovrebbe essere una vita, sulle speranze di una donna e sulle aspettative per il futuro. Riemergo dalle ceneri come una fenice ma meno bella e con le ali mozze. Ma sempre fenice sono. Ben tornati.

ci sono ci sono

Sembro in letargo ma in realtà sono in piena attività. Sono riuscita a portare a termine il lavoro con la scuola e da ieri ho cominciato quell’altro per la mega super azienda … non sono molto contenta a dire il vero ma al momento non vi è nulla altro. Sono molto stanca…

sonnolenza di primavera

Non so cosa mi sia successo ma questo lungo ponte di maggio l’ho trascorso a dormire. K. come al solito doveva lavorare e quindi siamo rimasti in città ad annoiarci. Preda della noia non ho fatto altro che passare dalla tavola al letto. Vittima di uno strano torpore e dell’allergia non ho resistito al cuscino. Ho visto tanti film in bianco e nero, non ho letto, non ho lavorato. NON HO FATTO NIENTE.

Da un lato mi sento anche un po’ in colpa. Avrei potuto fare cose in casa e invece niente. Abbiamo visto qualche amico ma nulla più. Il fatto che K. debba sempre lavorare anche nel we mi rompe un po’. E’ da settembre che non andiamo via da qui. E chi sa quando potremmo farlo. Intanto questa settimana si preannuncia piena di sorprese. Saprò se mi contrattualizzano in quell’azienda piena di soldi, saprò l’esito di un colloquio e mercoledì arriva in casa la mamma del vinicio. Viene a stare da noi un 15ina di giorni perchè i suoi padroni vanno in africa. Beati loro aggiungo.

Insomma mi devo liberare dalla sonnolenza di primavera altrimenti questa settimana mi ACCAPPOTTO! 

Ironicamente, per mia fortuna, sono uscita dalla fase down post elettorale. Ironicamente perchè viste le prime figure di cacca del neopresidente, ormai leggere le pagine della politica equivale a spulciare nel mondo de “LA SAI L’ULTIMA?”. Posto ciò, mi accingo a sottoporvi un quesito.

La cifra che vedete in alto è il fatturato di una azienda che mi ha chiesto di fare il suo PORTAVOCE. 

Sono un po’ perplessa di fronte al ben di dio che mi accingo a toccare e soprattutto esco fuori dal mio settore, il giornalismo, per entrare nel mondo delle aziende private.

Premesso che al momento non vi sono prospettive per entrare in una redazione ho deciso di accettare.

Faccio bene???

rabbia

Che rabbia che ho dentro. Tantissima rabbia. E come me l’avranno migliaia di persone. Se non milioni.

Ho deciso un po’ di cose da ieri:

non parlerò mai del nano di merda su questo blog. Non leggerò le notizie di politica. Non pagherò più le tasse. lavorerò al nero. Questo paese è fatto da gente ignorante che non ha capito la deriva verso la quale con questa scelta stiamo andando. Per gente come me non c’è futuro.

è finita.

Sintomatico!

uffà e vabeee mi avete veramente annoiato…TUTTO QUESTO SENSO CIVICO DA DOVE VIENE FUORI?

Esempi di chiacchiere ascoltate in questi giorni veramente poco intrise di senso civico.

chiacchiere da bar

MA SI, FACCIAMO I QUALUNQUISTI QUALCHE VOLTA. CHE CE NE FREGA DELLA CINA CHE STA AMMAZZANDO I TIBETANI, CHE CI IMPORTA DELL’INFLAZIONE CHE SALE, DEI PRECARI, DELL’ALITALIA, DEI VECCHI POVERI PENSIONATI CHE RUBANO NEI SUPERMERCATI, della monnezza…è INUTILE CHE VADA A VOTARE TANTO IL berlusca vincerà e ci farà sposare un milionario, ci aumentarà lo stipendio, abbasserà le tasse. un paio di giorni prima delle elezioni se saremo nelle zone giuste potremmo ricevere anche un bel regalo…ma solo se votiamo contro i comunisti…(pasta olio farina che di questi tempi sono meglio dei soldi tintinnanti).

Chiacchiere da fila alla posta

E allora…E ALLORA Non VADO A VOTARE… berlusconi lo voto solo se lo vedo in una bara, veltroni nun me piace…e allora? e allora me stong a’cas’! Qua stiamo con le pezze al culo e altro che terza settimana qui non si arriva neanche alla seconda se hai spese extra…mo’ vedi mi è arrivata una sfogliatella del gas…300 euro e mo’ che mangio per tutto il mese?

Chiacchiere a scuola 

Noi tifiamo per berlusco’! Tiè!

Insomma che tristezza. non voterò. è ormai quasi certo. aspetto mercoledì quando veltroni sarà qui a parlare in piazza accompagnato da venditti. poi ci sarà un si o un no definitivo.

Intanto cari, ho vinto un bando di concorso per insegnare giornalismo in una scuola di frontiera. molto di frontiera. Età media dei miei alunni 12 anni. Conoscenze medie: 2 elementare. verbi accenti doppie. Non sanno niente e stanno alle medie. che tristezza. spero cmq di potere lasciare loro qualcosa, almeno la differenza tra un ”e” congiunzione e una ”è” con l’accento.

kisses

parole di un leader

La metro da pozzuoli a casa è vuota. Un discorso di Dalema mi fa eco ancora tra i pensieri.

In treno solo io e tre ragazzi di un call center locale che si lamentano e guadagnano 400 euro al mese.

Le parole sono come lame. Mi viene quasi da piangere.

E rimbombano quelle del PD che non hanno nulla a che fare con la realtà di tutti i giorni.

Niente a che fare con noi.

Noi cittadini, lavoratori precari, giovani senza speranza per il futuro, disperati, stanchi, frustrati.

E rimbombano le parole di Dalema.

E mi chiedo: quali frasi ha avuto per noi?

PURTROPPO ALCUNA!

precaria

Mi è stato chiesto a gran voce di commentare le ultime uscite di Berlusconi.

Sembrerebbe che per le precarie italiane non vi sarebbe via di uscita: trovare e poi sposare dei milionari come il suo primo genito.

Non voglio infierire sulla dinamica della discussione affrontata dal cavaliere e dalla precaria inquisitrice (che purtroppo non ero io altrimenti…), piuttosto vorrei soffermarmi su una cosa: MA CHI CAZZO ERA QUELLA PRECARIA CHE HA AVUTO IL CORAGGIO DI PORRE UNA DOMANDA DEL GENERE A QUELL’IDIOTA!!! Di certo non ci si poteva aspettare che una “battuta” come quella. Gli impegni seri per risolvere il problema dei precari non sono certo nelle sue prerogative programmatiche da premier. A questo punto mi domando: non si sarà mica dato la zappa sui piedi? Speriamo di si. Anzi speriamo sia un trattore!

Intanto sul fronte PRECARIO io a cotale risposta da parte del Berlusca avrei cominciato un duello dialettico sulla base dell’esperienza personale e con vari punti su cui battere.

1) vorrei fare fare la vita che faccio io a un milionario 

2) a me (e presumo a molte altre come me) non interessa tanto avere un PIERSILVIO milionario come marito

3)Ma poi esistono veramente questi giovani rampolli milionari? Secondo me sono solo la riserva di caccia di donne che hanno molto tempo da perdere perchè anch’esse ricche.

4)E ultimo…ma questo qui (lo spiconano) non si vuole proprio rassegnare a starsene a casa a godersi i suoi milioncini invece di rompere i coglioni a gente come noi che invece fatica a guadagnarsi il pane e che soprattutto vorrebbe avere la libertà di non sentire dire certe puttanate!

E con questo concludo dicendo che il lavoro non l’ho avuto più (sempre un politico era!) e che in realtà poi io neanche lo avrei accettato. Povera, precaria, ma libera. Libera di dire NON ANDATE A VOTARE!

kiss

alcune novità

Beh che dire…anche oggi piove disastrosamente…ho deciso di rimanere in casa e di aggiornare un po’ il blog. 

Sono settimane che le cose intorno a me si muovono. Sono di fronte a una scelta non importantissima ma piuttosto impegnativa. Mi hanno chiesto di tornare nelle istituzioni regioanali con un ruolo importante. Ma vista l’esperienza pregressa non sono poi così sicura di volere immischiarmi in un ambiente che dopo le elezioni colerà a picco. D’altra parte si tratta di soldi e di un po’ di tranquillità per potere fare i tanto sospirati lavori in casa, comprare una cucina nuova, abbbattere una parete e scegliere un divano. E così ieri ho incontrato la persona per cui dovrei lavorare, un altro assessore, donna però. Tipa tosta. Ma pur sempre una politica. (ACCETTO CONSIGLI)

Ma c’è un’altra cosa molto interessante ho avuto finalmente la possibilità di contattare il mio sindacato a Roma. Il capo dei capi sabato mi ha chiamato, ha voluto conoscere la mia storia in azienda e tutte le mie precedenti esperienze. Curriculum alla mano. Beh speriamo bene.

vostra precaria